Trascurati durante l’inverno, cominciamo a prendercene cura solo all’arrivo della bella stagione quando i piedi fanno bella mostra di sé. Ma bastano poche cure e attenzioni quotidiane per mantenerli belli e sani tutto l’anno, badando anche a quei piccoli disturbi e alterazioni che possono essere, invece, spia di problemi che possono riguardare l’interno organismo.
Una sbirciata veloce la sera quando ci si leva le scarpe e un lavaggio rapido sotto la doccia: queste in genere sono le attenzioni quotidiane che la maggior parte delle persone riservano ai propri piedi. Qualche accortezza in più solo d’estate quando, indossando i sandali, i piedi diventano visibili anche agli altri e allora si corre ai ripari con pediluvi, scrub, creme emollienti e polveri deodoranti per rimediare alle noncuranze della stagione invernale.
Il piedi fungono da sostegno per tutto il corpo e pertanto il loro benessere influisce necessariamente sull’intero organismo. Possono essere inoltre spia di problemi di salute: mancanza di idratazione e carenza di sali minerali si manifestano spesso con crampi sotto l’arco plantare, mentre i problemi circolatori con piedi gonfi e dolenti. A complicare il quadro si uniscono anche problemi legati all’utilizzo di calzature non corrette, scarpe troppo basse o viceversa troppo alte, che spostano il baricentro in avanti, sovraccaricano la parte anteriore del piede, causando alla lunga problemi alle articolazioni e alla schiena. Calzature non adeguate e un‘igiene non attenta possono portare ad alterazioni cutanee di vario tipo come ipercheratosi, vesciche, iperidrosi e bromidrosi, oltre a manifestazioni più serie come unghie incarnite, micosi e verruche.
Calli, duroni e occhi di pernice sono le ipercheratosi più comuni, ispessimenti eccessivi della cute di alcune aree del piede, caratterizzati in genere da secchezza e desquamazione. Sono dovuti all’attrito prolungato del piede contro le calzature o a un difetto di postura tale per cui carichi e pressioni non sono ripartiti in maniera corretta ed equilibrata. I calli si formano in genere su dita e metatarsi, lì dove lo sfregamento è maggiore. Trattandosi di ispessimenti superficiali, generalmente non sono dolorosi, tranne quando è presente il cosiddetto fittone, una sorta di radice conica che si protrae fino al derma e che causa dolore anche in seguito a pressioni lievi. I duroni invece compaiono sotto l’arco plantare e riguardano una superficie più estesa che appare così ispessita, dura e più scura. Gli occhi di pernice sono invece un tipo particolare di callo, piuttosto doloroso, di solito localizzato ai lati delle dita dei piedi e causato dallo sfregamento delle falangi. Ad eccezione di calli particolarmente dolorosi e occhi di pernice, che devono essere necessariamente rimossi da un podologo o da un’estetista specializzata, le altre alterazioni cutanee come eccessiva secchezza, calli e duroni possono essere prevenuti ed eventualmente eliminati con piccole accortezze quotidiane e qualche trattamento extra da eseguire tranquillamente a casa.
Cure e attenzioni quotidiane
Per limitare la formazione di calli e duroni, dopo il lavaggio quotidiano, da effettuare preferibilmente la sera, basta strofinare regolarmente la pianta dei piedi con una pietra pomice, una roccia molto leggera e porosa che permette di esfoliare meccanicamente la pelle senza traumatizzarla. Successivamente si applica una crema idratante ed emolliente, per esempio a base di burro di karitè, olio di oliva, aloe vera e vitamina E, per mantenere il corretto equilibrio idrolipidico. In caso di pelle particolarmente secca e ispessita, una volta alla settimana è buona regola dedicare qualche minuto in più alla pedicure: dopo un pediluvio a base di amido di mais e bicarbonato, dotati di proprietà emollienti e purificanti, si passa allo scrub, preparato mescolando un cucchiaio di zucchero con uno di olio vegetale, da massaggiare su tutto il piede, e poi alla pietra pomice, da strofinare sulle zone più ruvide e spese. Infine, dopo aver asciugato accuratamente i piedi si applica una dose generosa di burro di karitè, si avvolgono i piedi nella pellicola per alimenti, si indossano dei calzini, e si lasciano in posa per qualche ora o per tutta la notte. In questi casi sono anche utili preparati a base di urea al 10%. L’urea è uno dei componenti principali del fattore naturale di idratazione cutanea (Nmf) e viene impiegata principalmente come idratante; in concentrazioni più elevate, come quella proposta, funge da cheratolico favorisce cioè il distacco delle cellule morte lasciando la pelle morbida e liscia.
Dopo ogni lavaggio o pediluvio è fondamentale asciugare accuratamente i piedi, in particolare nella zona tra le dita, onde evitare il cosiddetto “piede dell’atleta”, un’infezione micotica che si manifesta con prurito e piaghe, causata dalla Tinea Pedis, un fungo che prolifera dove la pelle non traspira e in ambiente caldo umido.
Consigli e rimedi per la sudorazione eccessiva
In caso di sudorazione eccessiva o se si indossano per molte ore scarpe da ginnastica, potrebbe essere utile applicare dopo l’asciugatura una polvere aspersoria a base di amido e bicarbonato o del comune talco per mantenere il piede più asciutto. La sudorazione eccessiva, che prende il nome di iperidrosi, è regolata dal sistema nervoso ed è influenzata da diversi fattori, tra cui temperatura e stress. Così come per le mani anche quella dei piedi non ha funzione termoregolatrice ed è influenzata piuttosto da segnali psicologici; tuttavia l’utilizzo di scarpe chiuse e impermeabili tende a modificare i normali processi di traspirazione con conseguente aumento della sudorazione che, oltre a incidere sulle relazioni sociali e professionali, può favorire la macerazione della cute e l’insorgenza di micosi. Va da sé che un modo per limitare la sudorazione eccessiva consiste nell’indossare calze di cotone leggero e scarpe traspiranti e nel tenere i piedi liberi quando si è a casa. Per mantenerli asciutti sono utili anche le solette di sughero, di canapa o di luffa.
Nel caso in cui il sudore risulti particolarmente maleodorante si parla di bromidrosi. In questo caso i microrganismi presenti a livello cutaneo decompongono alcune delle sostanze presenti nel sudore producendo composti maleodoranti. Per ovviare a queste situazioni, oltre ad una corretta igiene, si utilizzano prodotti in grado di inibire la crescita batterica , assorbire le molecole del cattivo odore e profumare delicatamente la zona. Come per i deodoranti per le ascelle è meglio evitare quelli a base di sali di alluminio e di alcohol, preferendo i prodotti contenenti trietilcitrato, zinco ricinoleato, ossido di zinco o oli essenziali ad azione antibatterica come lavanda, limone, salvia e timo Per un pediluvio casalingo rinfrescante e deodorante basta aggiungere a cinque litri di acqua un cucchiaio di bicarbonato e un infuso concentrato a base di salvia e menta, dotati di proprietà astringenti, rinfrescanti e deodoranti.
Unghie sane
Per una corretta pedicure, poi, è importante prestare attenzione anche alla salute delle unghie, che devono essere mantenute della giusta lunghezza e tagliate orizzontalmente senza arrotondare gli angoli. In questo modo si eviterà di incorrere nel pericolo di favorire la formazione dell’unghia incarnita, in cui il bordo o l’angolo dell’unghia tendono a penetrare e crescere nella pelle circostante, provocando dolore e favorendo a comparsa di infezioni. Alcune persone sono maggiormente predisposte a questo genere di inconveniente poiché le unghie tendono a crescere curve o sono più larghe del dito; anche l’utilizzo di scarpe troppo strette o un piccolo infortunio possono esserne la causa. Quando non c’è infezione, una brava estetista o un podologo possono risolvere velocemente il problema, in caso contrario è necessario invece rivolgersi al medico. Unghie ispessite e presenza di macchie scure potrebbero essere il segnale di un’infezione micotica, difficile da eradicare con i rimedi naturali, che necessita dell’intervento di un medico che valuterà la giusta terapia. A soffrirne sono soprattutto le persone che frequentano palestre, spogliatoi, docce pubbliche o piscine a piedi nudi, senza l’uso di ciabatte, poiché l’ambiente caldo umido favorisce la proliferazione dei microrganismi responsabili delle onicomicosi. Oltre a indossare sempre le ciabatte, una buona abitudine, soprattutto per le donne che frequentano regolarmente la piscina, è l’utilizzo dello smalto sulle unghie. I solventi e le altre sostanze presenti, che tanto non ci piacciono, in questo caso hanno invece un’azione protettiva poiché creano una barriera sfavorevole alla crescita microbica.Per tutti, dopo la doccia, applicare una polvere aspersoria base di amido, bicarbonato e oli essenziali ad azione antibatterica è utile per mantenere i piedi asciutti e prevenire l’insorgenza di micosi.
In conclusione, se ne avete l’opportunità, concedete anche qualche coccola ai vostri piedi, soprattutto a fine giornata se risultano gonfi e dolenti. In questo caso il rimedio migliore rimane sempre il massaggio che oltre a drenare scioglie le fatiche di un’intera giornata.
Articolo pubblicato su Terra Nuova – giugno 2018