Pur essendo un disturbo tipico dell’età adolescenziale, pelle impura e acne possono manifestarsi persino dopo i trent’anni. I consigli dermocosmetici e le sostanze naturali per mantenere la pelle “pulita” e rimediare a pelle grassa, brufoli e punti neri.
Intorno agli undici-dodici anni, nel pieno dell’esuberanza ormonale, un mattino ci si sveglia così: pelle lucida, punti neri, brufoli e arrossamenti. Quella che fino al giorno prima era definita dai manuali pelle normale, dal colorito roseo, liscia e compatta, si trasforma segnando inevitabilmente il passaggio dal mondo dei bambini a quello degli adolescenti. La pelle ora appare lucida e oleosa, con pori dilatati, comedoni aperti (punti neri) o chiusi (punti bianchi) ma spesso possono essere presenti anche zone disidratate e arrossamenti.
Questa pelle grassa negli adolescenti può diventare facilmente impura e a tendenza acneica a causa dell’azione dei batteri che a livello dei follicoli pilosebacei provocano la formazione di papule e pustole infiammate e doloranti. L’attività delle ghiandole sebacee – che comunicano con l’esterno attraverso i follicoli pilosebacei – e la conseguente produzione di sebo sulla pelle, è regolata da sottili meccanismi fisiologici sotto controllo ormonale. I principali ormoni coinvolti nella seborrea e nell’acne sono gli androgeni (testosterone), presenti sia ne maschi sia nelle femmine. A livello cutaneo, il testosterone viene convertito in diidrotestosterone, un ormone che aumenta la produzione di sebo. Negli adolescenti l’enzima coinvolto in questa trasformazione risulta particolarmente attivo e recettivo nei confronti del testosterone, con conseguente aumento della seborrea.
Non in tutti gli adolescenti questa pelle particolarmente grassa, con punti neri e bianchi, degenera in acne. L’acne vera e propria infatti riguarda solo il 30% dei ragazzi in età compresa tra i quindici e i venti anni, risente di fattori genetici e geografici: presenta una minore incidenza nei giapponesi rispetto agli americani ed è molto più comune nei maschi bianchi che in quelli di colore. L’evoluzione dell’acne avviene in tre stadi: formazione di comedoni a livello dei follicoli pilosebacei, azione batterica e infiammazione, con formazione di papule (rigonfiamento rosso) e pustole (brufoli) con puntino giallo o bianco, in alcuni casi anche particolarmente grandi e dolorose. Il comedone si forma per ostruzione dello sbocco dei follicoli pilosebacei e può essere chiuso (punto bianco) o aperto (punto nero). A causa della maggiore produzione di sebo, poi, il Propionibacterium acne, normalmente presente nei follicoli sebacei, si moltiplica eccessivamente liberando sostanze particolarmente irritanti ad azione proinfiammatoria, che portano alla formazione dei tanti odiati brufoli.
Gli ormoni rivestono sicuramente un ruolo determinante nella formazione dell’acne nella pubertà ma è bene precisare che non si tratta di un’eccessiva produzione di androgeni ma di una maggiore sensibilità delle ghiandole sebacea verso questi ormoni. Anche i fattori psicologici svolgono un ruolo importante nell’insorgenza e nell’aggravamento dell’acne, soprattutto nella fase adolescenziale in cui gli stimoli emozionali contribuiscono a peggiorare la situazione. L’alimentazione, pur non essendo una delle cause scatenanti, può avere un ruolo determinante nel peggioramento di una situazione infiammatoria già in atto. Alimenti troppo grassi o troppo ricchi di zuccheri sono completamente da escludere in fase acuta, per il resto la dieta mediterranea, anche in versione vegetariana, che fornisce il giusto apporto di tutti i nutrienti, rimane sempre il modello migliore da seguire.
Non solo una questione per adolescenti
L’acne può insorgere anche in età adulta, dopo i venti-venticinque anni, a causa di scompensi ormonali, ovaio policistico e endometriosi. In questo caso è d’obbligo approfondire il problema con un consulto sia dermatologico sia ginecologico, per individuarne la causa e il giusto trattamento. Altre forme di acne possono insorgere a causa dell’utilizzo di prodotti cosmetici sbagliati, creme troppo grasse, per esempio, possono causare comedoni e papule/pustole soprattutto sulle guance. Anche alcune terapie farmacologiche possono esserne la causa, su tutti contraccettivi orali e farmaci cortisonici sono quelli che danno maggiori problemi. Una leggera forma di acne infine può comparire sul viso dei neonati a causa dell’accumulo degli ormoni materni (che non stati metabolizzati dal fegato durante la gravidanza), determinando l’attivazione delle ghiandole sebacee che normalmente rimarrebbero inattive fino alla pubertà. Ma non c’è da preoccuparsi, in questo caso comedoni e papule spariscono nell’arco di poco tempo. In ogni caso una pelle grassa e impura, soprattutto passata la fase adolescenziale, può rimanere una condizione stabile, una caratteristica propria che può riguardare sia gli uomini sia le donne.
Trattamenti dermocosmetici e sostanze naturali
In caso di pelle “semplicemente” grassa le strategie cosmetiche prevedono l’utilizzo di prodotti contenenti sostanze in grado di contrastare l’ipersecrezione sebacea e la proliferazione batterica, causa di papule e pustole. Il primo step è sempre la detergenza che deve essere fatta con detergenti schiumogeni delicati, gel o latti detergenti leggeri e facilmente risciacquabili. Detergenti base di antibatterici o troppo aggressivi possono squilibrare il microbioma cutaneo e al contrario aumentare la produzione sebo. In pratica la pelle reagisce ad un eccessivo sgrassamento producendo una maggiore quantità di sebo. Lo stesso effetto si verifica anche dopo lunghe e prolungate esposizioni al sole. All’inizio, grazie all’azione astringente e disseccante del sole, la pelle appare più luminosa e liscia ma alla fine dell’estate inizia a risentire di questa eccessiva secchezza. Di conseguenza produce una maggiore quantità di sebo e, in autunno, anche chi non ha la pelle grassa spesso si ritrova a dover combattere con qualche brufolo o punto nero.
Dopo la detersione è consigliabile applicare un tonico privo di alcol o un idrolato astringente a base di acqua di rose o di amamelide. Per l’idratazione quotidiana del viso è preferibile scegliere emulsioni leggere con pochi grassi e contenenti acido ialuronico, estratti vegetali ad azione idratante come l’aloe vera e astringenti come l’amamelide, il tè verde, l’agrimonia e la betulla e sostanze ad azione opacizzante come l’argilla bianca (caolino). Le pelli particolarmente grasse e a tendenza acneica gioveranno anche della presenza in formula di oli essenziali ad azione antibatterica e dermopurificante, l’olio essenziale di lavanda, di salvia, di rosmarino o di tea tree e gli estratti di bardana o di propoli sono sicuramente i più indicati. In entrambi i casi, una volta a settimana, è utile concedersi un trattamento dermopurificante più profondo che comprende: detersione, scrub, applicazione maschera, tonificazione e idratazione. Trattamenti con il vapore ed eliminazione manuale dei comedoni è preferibile, invece, che siano eseguiti solo dall’estetista.
Lo scrub favorisce il distacco delle cellule morte e riduce l’ispessimento dei punti neri; un modo semplice per farlo consiste nel passare sul viso, con movimenti circolari e insistendo sulle zone più problematiche, un pannetto di microfibra bagnato senza l’utilizzo altri prodotti. In alternativa, si può unire a un po’ di latte detergente, o di gel di aloe, zucchero, granella di mandorle o crusca, il tutto poi da massaggiare sul viso. Per preparare in casa la maschera all’argilla basta semplicemente mescolare un cucchiaio di argilla bianca con due cucchiai di acqua (o quanto basta per ottenere un impasto cremoso) e due gocce di olio essenziale di lavanda. Acqua e olio essenziale di lavanda possono essere anche sostituiti con un infuso di salvia, rosmarino o lavanda. La maschera va lasciata in posa fino a seccarsi e poi sciacquata. Seguiranno poi tonico astringente e crema idratante così come consigliato nella prima parte dell’articolo. Impacchi di gel di aloe, da applicare anche più volte al giorno, su papule e pustole aiutano a ridurre il gonfiore e lenire il rossore.
In caso invece di acne più grave è preferibile rivolgersi a un bravo ecodermatologo che sarà in grado di affiancare alle terapie tradizionali, se necessarie, anche prodotti più naturali ed ecosostenibili.
Beauty tips:
Applica sul viso al mattino la Crema Viso Aloe e Amamelide e la sera la Crema Viso Bardana e Propoli di Ecocosmesicreativa